Una delle maggiori banche del mondo, il Credito Svizzero, ci aiuta a capire il “complesso” atteggiamento del mondo degli affari nei confronti delle questioni ambientali.
Acqua pubblica o bene da privatizzare? Una questione che da sempre pone il nodo dell’equilibrio tra la sostenibilità economica e la sua natura di bene essenziale.
Come accennato in apertura, sull’onda delle proteste di piazza, un numero crescente di amministrazioni locali sta formalmente dichiarando lo stato
Tra il 26 e il 37% (circa 14 miliardi di tonnellate equivalenti di CO2) dei gas climalteranti sono prodotti dalla filiera del cibo (produzione agricola, trasformazione, trasporto e utilizzo energetico nella produzione, rifiuti).
Come umani stiamo distruggendo la Biosfera ad un ritmo molto più rapido di quanto non stiamo incrementando le emissioni climalteranti, anche nei paesi con emissioni di CO2 infinitesimali, sia totali che pro-capite.
Già molto tempo fa, gli storici si sono accorti che le società complesse, capaci di produrre quelle che chiamiamo “grandi civiltà”, sono sempre state vincolate ad aree caratterizzate da clima mite.
La composizione dell’atmosfera ha alcune implicazioni su cui raramente si riflette.
Quasi 8 miliardi di noi vivono su questo pianeta dissipando l’energia messaci a disposizione dagli ecosistemi.