Prove di futuro svedesi
Solo verde: un terzo del territorio è costituito da parchi, traffico riservato ai residenti e una fitta rete di piste ciclabili.
LUCA MICHELE PISCITELLI
Malmo, in Svezia, esiste un intero quartiere costruito secondo le regole dell’ecosostenibilità . Un esempio di come sia possibile congiungere gli interessi sociali a quelli ambientali ed economici. Un sobborgo ed una città proiettati al futuro, dove rispetto dell ‘ ambiente e sviluppo urbanistico viaggiano l ‘uno accanto all ‘ altro.
Il nome Bo1 deriva dalla parola svedese ” bonollet ” che significa abitare, in questo caso un nuovo modo di farlo. L’idea di un quartiere ecosostenibile nasce nel 21 quando il governo svedese approva un piano ventennale di recupero di ex zone portuali e industriali. La città di Malmo approfitta dell’iniziativa governativa, acquisendo i terreni dei cantieri navali cittadini ormai in disuso e delle fabbriche chiuse della zona portuale, e pubblicando un bando internazionale di design bioclimatico. Un bando molto selettivo che premiava e approvava solamente i progetti più attenti all’impatto ambientale sull’ambiente e i più efficienti sotto il profilo energetico. Il risultato è oggi un quartiere all’avanguardia.
Immerso nel verde
Un quartiere totalmente immerso nel verde. Un terzo del territorio è costituito da parchi. Ma non solo. Il sobborgo è infatti servito da un estesa rete di piste ciclabili, zone a traffico limitato ai soli residenti e un efficiente servizio di trasporto pubblico. L’aspetto della mobilità sostenibile è completato da un interessante sistema di Car Sharing gestito dal comune di Malmo che mette a disposizione dei cittadini auto elettriche, a gas metano o ibride prenotabili via internet. Lo ” skyline ” del sobborgo è composto da poco meno di mille edifici di altezza medio bassa su cui spicca la Turning Torso, una torre di circa 19 metri dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava. Ogni edificio rivolto a sud, per sfruttare l’energia solare, è costituito da vetrate fotovoltaiche. Largo spazio anche ad altre fonti rinnovabili che rendono gli appartamenti indipendenti energeticamente.
Il cittadino ecosostenibile
E’ chiaro che l’architettura e l’urbanistica costituiscano solo una parte della soluzione proposta dalla città di Malmo. Un ruolo chiave è affidato al singolo cittadino e alla sua capacità di effettuare scelte volte alla tutela e al rispetto dell’ambiente che lo circonda. Scelte fatte compatibilmente ai suoi interessi economici e sociali. Una realtà , quella di Malmo (ma in generale quella svedese), che si pone come esempio da seguire. Anche per questo il quartiere della città è stato scelto, dalla Comunità Europea e dal Dipartimento Europeo per l’energia, come uno dei migliori esempi di applicazione dell’energia rinnovabile in Europa. Un esempio che inizia a diffondersi anche nel nostro paese, come osservato da Labsus in un articolo dello scorso settembre, e che deve essere colto dalle amministrazioni pubbliche e dai gestori dei servizi in modo da orientare e incentivare i singoli cittadini verso scelte ecosostenibili.
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