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Il clima? Si salva con miliardi di alberi

I nuovi alberi potrebbero assorbire circa due terzi dell’anidride carbonica che gli esseri umani hanno immesso con la rivoluzione industriale Foto: Invisiblepower by Pexels; Foresta norvegese

Un’efficace soluzione al surriscaldamento globale è trasformare in foresta un’area grande quanto gli Stati Uniti: lo sostiene uno studio svizzero.

 

Pubblicato il 5 luglio 2019

Piantare miliardi di alberi in un’area complessivamente grande quanto gli Stati Uniti rappresenta “la più efficace soluzione ai cambiamenti climatici che abbiamo al momento a disposizione”: è quanto si legge in uno studio condotto da scienziati svizzeri del Crowther Lab e recentemente pubblicato sulla rivista Science.

Nuove foreste contro il surriscaldamento globale

Analizzando numerose immagini satellitari in alta risoluzione, i ricercatori hanno evidenziato in giro per il mondo una serie di aree che potrebbero essere oggetto di un piano di riforestazione, perché non interessate da attività agricole o da insediamenti umani. Ma, osservano gli studiosi, anche all’interno delle città c’è tutto lo spazio per fare crescere nuove piante.

Nel complesso, dunque, sarebbe possibile creare nuove foreste per un’estensione complessiva pari a quella degli interi Stati Uniti, e l’impatto sul nostro ecosistema sarebbe enorme: i nuovi alberi potrebbero assorbire circa due terzi dell’anidride carbonica che gli esseri umani hanno immesso nell’atmosfera dai tempi della rivoluzione industriale.

Non è la soluzione definitiva

Gli autori della ricerca sottolineano però che la loro è solo un’ipotesi e che “non abbiamo una comprensione scientificamente accurata” dell’azione esercitata dalle piante: sono convinti che le loro proiezioni siano valide, ma sottolineano che l’assorbimento dell’anidride carbonica in eccesso è un fattore difficile da prevedere con esattezza.

Si spiega in questo modo l’avvertimento del professor Tom Crowther, uno degli scienziati coinvolti nello studio: “I nostri dati dimostrano che la riforestazione è al momento la migliore risposta ai cambiamenti climatici e che gli investimenti necessari sarebbero giustificati. Però ci vorranno decenni prima che le foreste maturino e raggiungano il loro pieno potenziale. Ecco perché è importante preservare quelle già esistenti, applicare soluzioni alternative al surriscaldamento globale e continuare e ridurre l’uso dei combustibili fossili”.

Insomma, un’azione combinata e su più fronti resta la risposta migliore alla sfida climatica che abbiamo di fronte. Se poi l’impatto positivo degli alberi sarà meno significativo di quanto ipotizzato, avremo però ampie zone di verde a nostra disposizione: numerosi studi hanno dimostrato che passeggiare fra gli alberi influenza positivamente la salute delle persone.

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