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Inquinamento? Male necessario

“A livello politico, con qualche eccezione di rilevo, il problema è trattato con sufficienza e, forse, considerato come un male ineluttabile– afferma l’ingegner Enzo Tortello, presidente del comitato genovese –  . Il primo contatto è stato con l’Osservatorio Ambientale del precedente Assessorato all’Ambiente del Comune, praticamente all’atto della nascita del Comitato.

Cosa dicono le Istituzioni di questo problema?

Abbiamo poi contattato via via le diverse forze politiche. Addirittura, prima delle ultime amministrative, siamo stati contattati dagli esponenti di alcuni partiti. Abbiamo naturalmente contattato il Presidente della Regione Toti che ci ha dirottati sull’Assessore Rixi il quale, a cascata, ci ha girati alla Capogruppo della Lega Nord in Comune. A Giugno del 2018 abbiamo incontrato il Sindaco Bucci, presenti l’Assessore Campora e la Presidentessa di Cittadini per l’Aria. Durante l’incontro con il Sindaco è apparso chiaro il timore che gli Armatori, se troppo stressati dai comitati possano dirigersi verso altri porti e la città perdere lavoro. L’altra cosa che è apparsa chiara è che il porto costituisce una città nella città e che il Sindaco ha scarso potere sul porto. Questo non stupisce molto poiché anche dal punto di vista normativo ci sono disparità importanti. Le navi sono degli impianti di generazione di energia galleggianti che se fossero su terra ferma sarebbero sottoposti a norme ben più restrittive sulle emissioni. Non è un caso che il Dlg. 195  proposito del rumore non abbia ancora un decreto attuativo per il porto e difficilmente l’avrà mai.

Un aspetto positivo è che è stato indetto a breve termine un tavolo di confronto tra Comune, Regione, Capitaneria, Autorità di Sistema Portuale e Comitati per affrontare il problema dell’inquinamento del porto. Restano comunque assenti gli Armatori, non convocati.

Sta dicendo quindi  che le forze politiche non sono state di alcun aiuto?

“Non è del tutto vero- specifica il presidente del Comitato -. L’Assessore Campora è sempre stato disposto ad ascoltarci ed ha compreso bene il problema, pur non essendo un tecnico. La Dott.ssa Lodi del PD ha presentato, il giorno 30 Gennaio 2018, in Consiglio Comunale una mozione sull’”Inquinamento da traffico marittimo” votata all’unanimità dai presenti (33 voti a favore su 33 presenti) ed un art.54 sullo stesso argomento a Novembre dello stesso anno. In Consiglio Regionale sono invece state presentate due interpellanze dal Movimento 5 Stelle: “Emissioni inquinanti derivanti dal traffico marittimo” (Dott.ssa Alice Salvatore il 12 Giugno 2018) e “L’impatto sanitario delle emissioni inquinanti da traffico marittimo” (Dr. De Ferrari il 17 Luglio 2018) ed è stata ottenuta dall’Assessore Giampedrone la promessa, mai mantenuta, di un tavolo di concertazione con Istituzioni ed Armatori. Come si può notare, il nostro comitato, e ci tengo a sottolinearlo, è assolutamente apartitico e non ha idee preconcette”.

Tornando al lavoro, non ritiene che la vostra azione favorisca altri porti e che gli Armatori decidano di trasferirsi effettivamente altrove, trovandosi qui troppi vincoli?

“E’ un’ipotesi molto remota – precisa l’ingegner Tortello – poiché in tutti i maggiori porti del Tirreno Centro-Settentrionale esistono del comitati cittadini molto agguerriti che stanno combattendo la nostra battaglia e che sono anzi partiti in anticipo rispetto a noi. Come già detto, a Settembre 2017 ci siamo riuniti e confrontati a Venezia con i comitati delle più importanti città portuali , sotto l’egida di Cittadini per l’Aria, e siamo costantemente in rete, come si suole dire, con essi. Successivamente in due occasioni  questi comitati hanno controfirmato, come noi, una lettera di Cittadini per l’Aria indirizzata al Ministro per l’Ambiente Costa. Dove andranno gli Armatori se Savona, La Spezia, Livorno e Civitavecchia sono sulla stessa lunghezza d’onda e la Francia ha già mostrato di essere ancora più rigorosa? E’ più facile che la scelta di un porto o dell’altro sia dettata dalla disponibilità o meno di certe infrastrutture (ricordiamo a Genova il problema delle banchine che si sgretolano e delle bitte difettose nel porto e tutti i problemi viari acuiti dalla tragedia del Ponte Morandi)”.

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